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Problematica ASU ai beni culturali. Il resoconto seduta V Commissione Lavoro del 18.02.2015.

In data 18.02.2015 si è svolta la seduta presso la Commissione QUINTA - Cultura, Formazione e Lavoro, dell'ARS, con al secondo punto dell'ordine del giorno "Audizione dell'Assessore regionale per i beni culturali e l'identità siciliana in ordine alle problematiche del personale ASU utilizzato presso il dipartimento regionale beni culturali", di seguito il resoconto integrale riguardante l'argomento in questione:

Il  PRESIDENTE  passa alla trattazione del  secondo  punto all'ordine  del  giorno, recante 'Audizione dell'Assessore regionale  per i beni culturali e l'identità siciliana  in ordine  alle  problematiche del personale  ASU  utilizzato presso il dipartimento regionale beni culturali'.
 L'on.   Giovanni   GRECO   stigmatizza   l'assenza   degli Assessori  dei  competenti  Rami dell'Amministrazione  che malgrado  l'invito  non  si sono  presentati.  Critica  la gestione  della  vicenda  degli  ASU  in  quanto  vi  sono lavoratori   inutilizzati   per   colpe   non   loro    ma riconducibili  a  coloro  che  dovrebbero  organizzare  le attività   e   si  sono  rivelati  incapaci  di   riuscire nell'intento  a fronte di siti archeologici spesso  chiusi   con pubblico scandalo.
 Il   PRESIDENTE   ricorda  all'on.  Giovanni   Greco   che l'Ufficio  di  Presidenza della  Commissione,  di  cui  il medesimo   on.  Giovanni  Greco  è  parte,  si  è   sempre prodigato  per assicurare la presenza degli  Assessori  ai lavori  della  Commissione.  Tuttavia  il  prof.  Purpura, Assessore Regionale  per i beni  culturali  e  l'identità siciliana,  ha  comunicato che in data odierna  ha  dovuto attendere  ad un importante impegno della sua  carica  che gli  ha  impedito  di  presenziare ai correnti  lavori  di Commissione.  Malgrado ciò ritiene che  l'audizione  possa egualmente  essere proficua in quanto  sono  presenti  il Direttore    generale    del    competente    Dipartimento dell'Assessorato  per  i  beni  culturali   e   l'identità         siciliana,   dott.  Giglione,  e  il  Capo  di   Gabinetto dell'Assessore Purpura, d.ssa Vitalba Vaccaro,  nonché  la d.ssa  Li Volsi espressamente delegata a partecipare  alle presente seduta dalla d.ssa Corsello a mezzo nota.
Il   sig.  GRECO,  rappresentante  UGL,  si  duole   della mancanza   degli  interlocutori  politici   del   Governo. Precisa  che  il tema dell'audizione consiste nell'analisi della  situazione di 14 lavoratori rimasti privi  di  ente che  in un primo tempo furono sospesi mentre in un secondo momento   sono   stati   reintegrati  nell'elenco   unico. Rammenta  che  vi  sono soggetti che non  percepiscono  il sussidio   da  aprile  in  violazione  di  una   circolare ministeriale.   Riporta  il  problema  rappresentato   dal mancato  pagamento  dei  premi  assicurativi  contro   gli infortuni  sul  lavoro e contro la responsabilità  civile. Riferisce  che i lavoratori sono disposti a fare sacrifici pur  di mantenere la sicurezza di quel reddito che, seppur         esiguo,  rappresenta  la loro fonte  di  reddito.  Ritiene paradossale che alcuni lavoratori rimangano a casa per  il mancato  pagamento  di premi assicurativi  per  un  minuto ammontare di poche migliaia di euro complessivi.
Il  sig. MALLIA, presidente associazione ASU, si rammarica per l'assenza degli Assessori competenti ed afferma che  i lavoratori non chiedono altro che poter lavorare.
Il   sig.   SARDO,  portavoce  associazione  ASU,  censura duramente la lentezza della burocrazia regionale.  Ricorda che  i  lavoratori ASU hanno il diritto ad accedere ad  un percorso  di  stabilizzazione.  A  proposito  del  mancato pagamento dei premi chiede di capire se mancano i fondi  e se  vi  sono problemi di altra natura. Puntualizza  che  i lavoratori  sono disponibili a ricollocarsi  presso  altri enti del bacino ASU.
Il  sig. MANGANO, rappresentante associazione ASU Sicilia, propone  di  utilizzare  i  lavoratori  ASU  anche   nelle biblioteche.  Si  sorprende  che  esistano  enti  i  quali ritengano  di  non  dover pagare i  premi  assicurativi  a fronte   di   un'estrema  chiarezza  normativa.   Richiama l'articolo  5  della legge n. 255 del 1997. Ribadisce  che gli  ASU  desiderano  lavorare ed aiutare  la  Sicilia  ad aumentare l'attrattività turistica.
Il  sig.  BORRELLI  della  UIL  riprendendo  il  tema  del mancato pagamento dei premi assicurativi precisa che  tale inadempienza  riguarda solo i lavoratori  privi  di  ente, mentre  ovviamente  coloro  che  risultano  ordinariamente ingaggiati  presso  un  ente non vivono  questo  problema.
Afferma  che  occorre distribuire meglio il personale  sul territorio   evitando  lunghe  trasferte  a  persone   che percepiscono  redditi bassi talché  le  spese  di  viaggio erodono  la consistenza del sussidio percepito. Suggerisce di  utilizzare i lavoratori ASU per aprire i  musei  nelle domeniche e nei festivi.
Il  PRESIDENTE rammenta che l'Assessore Purpura  in  altra sede  aveva espresso l'indirizzo di valorizzare le risorse umane  del bacino ASU con il fine di aumentare le aperture domenicali e festive.
L'on.  PANARELLO chiede di conoscere dove abbiano prestato la  propria  attività i 14 lavoratori  ASU  rimasti  senza ente e chi li abbia mandati presso tale utilizzatore.
Il  sig. GRECO, rappresentante UGL, riferisce che prestano l'opera presso l'amministrazione dei beni culturali e  che li ha ivi mandati il competente centro per l'impiego.
L'on.  PANARELLO esprime stupore per una simile  decisione del  centro  per  l'impiego  che  rischia  di  creare   un pericoloso  precedente in quanto tale  centro  ha  inviato presso  un utilizzatore pubblico soggetti che non  fossero ingaggiati  presso  un  ente o una  cooperativa  aggirando    così  uno  schema di riferimento individuato dalla  legge.
Riflette sul fatto che, ove a tale situazione non  venisse posto  immediato rimedio, nell'imminente futuro potrebbero crearsi  altri  meccanismi  di  elusione  dell'obbligo  di inquadramento  presso un ente che rivesta  la  qualità  di datore  di lavoro anche ai fini del pagamento degli  oneri         assicurativi.
La   dott.ssa  LI  VOLSI,  dirigente  di  servizio  presso l'Assessorato per la famiglia, le politiche sociali  e  il lavoro,  compie  una  precisazione  tecnica  limitando  il ruolo  del  centro  per l'impiego che  è  solo  quello  di indirizzare  i  lavoratori  a  fronte  di  una  richiesta, mentre  l'aspetto  dei  controlli compete  all'Ispettorato del  lavoro.  Ove  dovessero emergere  incongruenze  nelle ispezioni,  come  in  effetti  talvolta  è  accaduto,   si provvede   di  conseguenza.  Precisa  in  ogni  caso   che l'assegnazione  presso il settore  dei  beni  culturali  è stata  provvisoria  e  non elide  la  distinzione  tra  il soggetto   utilizzatore  e  il  soggetto  che  formalmente riveste  la  qualifica di datore di lavoro.  Riconduce  le ipotesi  di  utilizzazione  presso  il  settore  dei  beni culturali   a  tre  diversi  casi.  Descrive  i   passaggi necessari  per giungere alla sottoscrizione dei protocolli d'intesa.  Ricorda  che a partire dal decreto  n.  81  del 2000  in tale ambito non vi sono più i progetti sostituiti dagli  atti  di  prosecuzione delle  attività  socialmente utili  per  tutte  le  finalità individuate  dal  soggetto utilizzatore.
 L'on.   PANARELLO   ribadisce  che  era  stata   stabilita l'impossibilità di rapporti diretti tra uffici pubblici  e ASU sicché è doveroso il tramite dell'ente o cooperativa.
Il  sig.  BORRELLI della UIL condivide l'opinione espressa dall'on.  Panarello  poiché  a  pensare  diversamente   si finirebbe   per  aggirare  il  compito  delle  cooperative ponendo ogni onere a carico dell'Amministrazione.
La  dott.ssa  LI  VOLSI aderisce all'opinione  prospettata dall'on.   Panarello  e  condivisa  dal   sig.   Borrelli, segnalando  che  le precedenti precisazioni  avevano  solo carattere  tecnico  senza scopo di infirmare  il  criterio fondamentale  che l'utilizzatore, specie  se  appartenente alla  sfera pubblica, non può coincidere con il datore  di lavoro.
L'on.  Giovanni GRECO manifesta meraviglia per  l'accaduto e   chiede  che  gli  Uffici  dei  competenti  Assessorati forniscano copia degli atti adottati.
La  dott.ssa LI VOLSI aggiunge che nel momento in  cui  il centro per l'impiego collocò quei lavoratori presso i  già ricordati  uffici non era ancora emerso che  i  lavoratori fossero  rimasti  privi di ente e,  per  effetto  di  ciò, privi di coperture assicurative.
Il   sig.  GRECO,  rappresentante  UGL,  richiamando   una precedente   risoluzione   adottata   dalla   Commissione, sottolinea  l'imprescindibilità dell'inquadramento  presso un ente per tutti i lavoratori.
L'on.  ZAFARANA afferma che occorre procedere  con  equità verso    tutti    i    soggetti    interessati    evitando discriminazioni. Chiede al Governo di fare  chiarezza  sui numeri  e sui passaggi burocratici che hanno retto  queste fasi di transito dei lavoratori.
Il   dott.   GIGLIONE,  Dirigente  generale   dipartimento regionale  beni  culturali e identità siciliana,  descrive l'operato  del Dipartimento da lui diretto partendo  dalla quantificazione  degli  operatori  necessari  nei  diversi siti   e   inviando  la  richiesta  di  336   persone   al Dipartimento  Lavoro.  Illustra le  regole  poste  a  base dell'utilizzazione. Sennonché aggiunge  che  l'iter  si  è arrestato   quando  è  emerso  il  problema  del   mancato pagamento  dei  premi assicurativi per l'INAIL  e  per  la responsabilità  civile.  Spiega  che  tale  questione  dei premi  assicurativi  non consiste né nell'ammontare  della somma  né  tanto  meno  in un intoppo  burocratico,  bensì rappresenta un rilevante problema di titolarità  giuridica del  rapporto  e  di  imputazione  di  responsabilità  sul soggetto  che giuridicamente riveste la figura  di  datore di  lavoro.  Quando il Dipartimento ha avuto  notizia  del fatto  che  i  lavoratori fossero privi  di  copertura  ha immediatamente  sospeso l'utilizzazione.  Esorta  tutti  a         non  sottovalutare tale notevole problema. Precisa che  da parte  dell'Assessorato,  permanendo  l'esigenza,  non  vi saranno  ostacoli a riavviare la procedura  non  appena  i soggetti   interessati  avranno  nuovamente  le  coperture assicurative.
L'on.   PANARELLO,  rilevando  che  le  parole  del  dott. Giglione   si  inquadrano  perfettamente  nella  questione giuridica  posta poc'anzi, reputa che il ruolo del  centro per  l'impiego debba essere quello di inviare innanzitutto i  lavoratori rimasti senza ente presso una cooperativa  o altro soggetto che funga da datore di lavoro.
Il  sig. MANGANO propone di aprire la mobilità all'interno della categoria dei lavoratori ASU presso i diversi enti.
Il   PRESIDENTE,   poiché   dall'ampio   ed   approfondito  dibattito  sono  emersi i punti nodali,  invita  tutte  le parti a compiere il proprio compito.
Il  PRESIDENTE  passa  alla trattazione  del  terzo  punto.....

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