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Resoconto audizione commissione lavoro sulla problematica degli ASU del 09.10.2013

Il sig. MALLIA, il sig. FERRANTI ed il sig. TAORMINA, in rappresentanza dei lavoratori ASU, manifestano alla Commissione le preoccupazioni della categoria. L'onorevole MAGGIO, premesso che nel decreto legge D'Alia per la prima volta sono contemplati i lavoratori ASU insieme a quelli LSU, rappresenta che la legislazione nazionale non consente alla Regione di agire autonomamente. Ricordato che la scorsa settimana è stata approvata una mozione che invita a tener conto della specificità siciliana, auspica una proroga di almeno tre anni e l'avvio dei processi di stabilizzazione.
L'onorevole VENTURINO, considerato che il fenomeno ha in Sicilia una sua particolarità e che in passato i limiti nazionali non hanno impedito di legiferare su tutto, ritiene sia necessario approvare i disegni di legge in materia, alcuni dei quali da lui presentati, eventualmente resistendo innanzi alla Corte costituzionale di fronte ad un'eventuale impugnativa del Commissario dello Stato, dubitando che il quadro nazionale fornisca soluzioni definitive. 

Ritiene che non esista un problema finanziario, essendoci le risorse.
L'onorevole RINALDI, menzionato il fenomeno dell'utilizzo dei lavoratori da parte di cooperative ed enti privati, auspica si proceda ad un celere programma di fuoriuscita verso gli enti locali e gli uffici periferici della Regione.
L'onorevole MUSUMECI, considerato che il Governo nazionale ha varato un decreto che potrebbe dare qualche risposta alle esigenze del precariato siciliano, ritiene tuttavia che attendere gli sviluppi della discussione in corso a livello nazionale non possa
costituire un alibi per il Governo regionale al fine di giustificare la mancanza di una linea politica e che la Regione abbia il dovere di indicare una soluzione. Ritenuto utile capire se l'Esecutivo abbia avviato un confronto con Roma, invita Assessorato ad informare la Commissione sugli esiti del tavolo.
L'onorevole ALLORO, ritenuto che esistono economie e posti vacanti, reputa possibile una stabilizzazione progressiva, prevedendo delle deroghe al patto di stabilità. Ritiene non idonea la soluzione di un bacino unico.

La seduta è tolta alle ore 13.15

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