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Arriva il si definitivo, per il 2015 proroga anche per i precari dei Comuni in dissesto e pre-dissesto

Arriva il sì definitivo dall'Assemblea Regionale Siciliana. Anche i precari dei Comuni siciliani in dissesto e pre-dissesto,  potranno stare tranquilli, almeno per un altro anno: anche per loro c'è il rinnovo per tutto il 2015.
Lo ha stabilito oggi l'Ars con una votazione unanime con la quale, appunto, il Parlamento Siciliano ha detto sì alla prosecuzione del rapporto di lavoro di tutti i precari degli Enti Locali, poco più di ventimila persone.

"L'approvazione da parte dell'Assemblea regionale siciliana del Ddl sui precari degli Enti locali - afferma il capogruppo del Patto dei Democratici per le Riforme – è un atto di responsabilità nei confronti di questi lavoratori. In particolar modo l'art. 4 è un grande passo avanti per la tutela di alcune categorie di lavoratori in carico presso gli Enti Locali, permettendo peraltro a tutti i soggetti, nonostante abbiano prestato servizio fino al 31 dicembre scorso presso Comuni in situazione di dissesto o pre–dissesto finanziario, di potere essere riconfermati nel 2015.
Quanto approvato – prosegue – rappresenta di certo un importante passo avanti, che evita macelleria sociale e dà un pò di respiro a tante famiglie. Adesso - conclude Lo Giudice – sarebbe auspicabile una dettagliata circolare esplicativa da parte del Governo che faccia la maggiore chiarezza possibile nei confronti di una materia che non può certamente rimettersi a diverse interpretazioni date dagli Enti Locali".
“Sono molto soddisfatto perché con l’approvazione di questa norma si  evita un’ingiusta discriminazione nei confronti dei lavoratori precari dei Comuni in dissesto o predissesto”. Dice il parlamentare regionale PD, Filippo Panarello “ Il provvedimento – spiega –  sarà valido fino al 31 dicembre 2015 come previsto per tutti gli altri contrattisti. Adesso bisogna avviare le stabilizzazioni per coprire i vuoti in organico in tutti gli Enti interessati. Per i Comuni in dissesto o predissesto che, com’è noto, non possono procedere a nuove assunzioni è auspicabile – conclude  Panarello – una modifica della normativa nazionale che consenta di assicurare una prospettiva a lavoratori che da molti anni svolgono con dedizione la loro attività al servizio della pubblica amministrazione”.
"Per i lavoratori dei Comuni in dissesto e predissesto, - ha detto l’On. Vinciullo - rientrano in virtù del comma 2 dell’articolo 4 che stabilisce il principio che la Regione Siciliana, avendo poteri concorrenti con lo Stato, può stabilire a chi vanno i benefici previsti dalle somme impegnate dall’Assemblea Regionale Siciliana".

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