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Sulla vicenda dei precari degli Enti locali interviene nuovamente l' AnciSicilia, facendosi portavoce delle difficoltà, anche di ordine pubblico, che affrontano ogni giorno i Comuni siciliani, anche alla luce dell' ultimo pronunciamento della Corte dei Conti siciliana che nel recentissimo parere n.192/2014, datato 7 novembre 2014 dice, a chiare lettere, che non sarà possibile una proroga indiscriminata dei contratti con i precari degli Enti locali siciliani.

"Rispetto al dialogo avviato tra l' AnciSicilia e l' Assemblea regionale siciliana, - ha spiegato Leoluca Orlando, presidente dell' Associazione dei Comuni siciliani e Salvatore Lo Biundo, vice presidente dell' Anci Sicilia con delega alle Politiche del personale degli Enti locali - nel ribadire il nostro impegno su una problematica delicatissima come quella dei lavoratori precari negli Enti locali, ci auguriamo che la nuova Giunta regionale inserisca tale tema tra le sue priorità. Per trovare a questo annoso problema una soluzione definitiva e avviare il processo di stabilizzazione realmente entro il 2014, dando così ai Comuni un migliore assetto organizzativo e ai lavoratori a tempo determinato certezze, riteniamo necessario che, con il concorso delle istituzioni nazionali e regionali, si superino i vincoli della normativa nazionale e si dia una prospettiva finanziaria per il successivo triennio".

Occorre, immediatamente, trovare una soluzione legislativa, quindi, diversa rispetto a quella, coltivata in questi anni, di porre a carico dei Comuni l' onere giuridico ed economico, del personale precario. I Comuni siciliani, che già adesso hanno problemi di liquidità di cassa, non potranno essere in grado di fronteggiare, da soli, la situazione relativa al personale precario senza prospettive finanziarie e scelte condivise.

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