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Crocetta: «Subito risposte a imprese e precari»

Entro un mese la riforma dell' impiego dei forestali, poi tagli alle spese per poter approvare la Finanziaria nei primi mesi del 2015, dopo l' esercizio provvisorio: Rosario Crocetta porta il nuovo governo sotto i flash dei fotografi e mostra come sarà la fase tre della legislatura.
 
«È un nuovo inizio, con una squadra coesa» è la sintesi politica del presidente. La squadra coesa è quella espressa da tutte le anime della coalizione: si rivedono non a caso a Palazzo d' Orleans tutti i leader del Pd, in primis Antonello Cracolici che ha guidato fino a pochi giorni fa l' attacco dei cuperliani al governo. Ci sono Giuseppe Lupo e il capogruppo Baldo Gucciardi a rendere palese la pace fra le correnti. «Senza questo nuovo patto fra alleati si sarebbe andati alle urne. L' accordo è un capolavoro» ammette il presidente.
A Palazzo d' Orleans arriva anche Lino Leanza, che porta in dote sei deputati. Durante la conferenza stampa Leanza ha annunciato l' uscita da Articolo 4 per fondare un proprio nuovo movimento che vedrà altri 5 deputati regio nali: Salvatore Cascio, Giambattista Coltraro, Carmelo Currenti, Luisa Lantieri e Totò Lentini. Il patto con Luca Sammartino e Valeria Sudano si è rotto proprio sulla nomina degli assessori.
Sammartino e Sudano non si sentono rappresentati, avrebbero voluto un loro esponente ma ha prevalso Leanza che ha indicato Nino Caleca all' Agricoltura. Con Sudano e Sammartino - che per il momento non passano all' opposizione ma si mettono in posizione critica - restano invece Paolo Ruggirelo, Alice Anselmo e Raffaele Nicotra.
La prima prova del voto di questa ritrovata alleanza, ieri, è stata rinviata.
C' è da eleggere il vice presidente dell' Ars, carica a cui aspira l' opposizione.
Ma il centrodestra non ha trovato l' unità su un nome e dunque tutto è slittato.
È uno scenario a cui si guarda con interesse nel Pd perchè potrebbe scapparci il colpaccio di eleggere un democratico (si fa il nome di Lupo). Soprattutto se il rinvio della votazione si trascinerà fino a metà dicembre, quando verranno rinnovati anche i vertici delle commissione e i cuperliani dovrebbero lasciare spazio ai renziani.
Crocetta guarda agli equilibri politici con ritrovata fiducia. Ma ad agitarlo è l' agenda programmatica: «Quello appena trascorso è stato un anno terribile, in cui abbiamo discusso solo di Finanziaria. Dobbiamo riuscire a fare meglio. Se serve, andremo all' esercizio provvisorio per approvare prima della manovra alcune riforme importanti.
Quella della Formazione professionale, quella della macchina burocratica.
Ogni giorno dobbiamo mettere a posto un tassello della rivoluzione».
Sono i forestali che ritornano più volte al centro del dibattito. È chiaro che la spesa va ridotta. Ma Crocetta annuncia che la riforma partirà dal loro impiego: «Devo lavorare su progetti di prevenzione del dissesto idrogeologico. Dobbiamo abbassare la spesa regionale e lavorare su quella per investimenti». In pratica, bisogna fare in modo che i progetti in cui lavorano i forestali siano finanziabili con i fondi europei. Il principio guida in generale è che «dobbiamo tagliare la spesa superflua e parassitaria e dare risposte vere a imprese e precari. Solo così ripartirà lo sviluppo. Gli assessori sono coscienti della drammaticità della situazione». Il presidente precisa pure che la programmazione dei fondi europei, delega al centro di un braccio di ferro nel Pd, sarà collegiale. E infine sfida l' opposizione sulle riforme: «La politica non è guerra, quelli che dicono sempre no sono i peggiori nemici dello sviluppo».
Accanto a Crocetta si moltiplicano gli interventi degli assessori. Il super tecnico all' Economia, Alessandro Baccei sottolinea che «c' è la volontà del governo centrale di sostenere il percorso di risanamento della Regione. Tagliere mole spese inutili, così troveremo i fondi per l' occupazione». Antonio Purpura anticipa che per rilanciare i beni culturali «bisognerà valorizzare gli asset del nostro patrimonio dal punto divi sta economico».
Fuori dal Palazzo arrivano aperture di credito. Per Michele Pagliaro della Cgil «Crocetta annuncia riforme. Entro dicembre dovranno esserci i risultati».
E per Ettore Pottino di Confagricoltura «serve la concertazione per varare riforme che vanno dal credito agrario allo snellimento delle procedure burocratiche, dall' ammodernamento degli enti regionali alla lotta alla contraffazione, dall' incentivazione dei nuovi strumenti aggregativi alla regolamentazione degli accordi commerciali, oltre alla riorganizzazione del sistema dei controlli dei prodotti d' importazione».

Fonte: gds del 05.11.2014

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