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P.A.: Uras (SEL). Censire i precari e attivare piano per la loro stabilizzazione

«Il Governo non può più rinviare la messa in opera di un dettagliato censimento dei lavoratori precari nella P.A. Non si possono disperdere importanti esperienze professionali e bisogna dare piena attuazione alle normative comunitarie e alle relative pronunce della Corte di Giustizia Europea».
A dirlo è il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel in commissione Bilancio a palazzo Madama, che ha presentato un'interrogazione urgente al ministro della Funzione Pubblica, Gianpiero D'Alia.
«Secondo le stime dell'Aran (l'agenzia nazionale del pubblico impiego) - dice Uras - i dipendenti statali con contratto flessibile sono oggi circa 317mila. Tra questi, ben 203mila operano nell'università e nella scuola. Quasi il 60% delle assunzioni precarie del pubblico impiego si concentra negli enti locali. In questa stima, però, l'Agenzia pare non abbia contemplato una parte importante di lavoratori precari della P.A. regionale e del sistema delle società a partecipazione e controllo pubblico».
«Si tratta di personale di particolare valore professionale, con elevati titoli e qualificata esperienza - afferma l'esponente di Sel - e che opera spesso con grande abnegazione e oltre gli orari contrattuali, occupandosi di questioni di grande rilievo come quelle in materia paesaggistica e urbanistica in Sardegna, o per dare operatività a strutture di rilievo a Venezia, come a Roma o a Napoli».
«L'ultimo decreto sulla Pubblica Amministrazione (101/2013) - continua Uras - ha introdotto il principio secondo cui l’unico modo per accedere alla P.A. è il contratto a tempo indeterminato, oltre a prevedere un sistema di inserimento stabile e meritocratico attraverso concorsi riservati per i precari che, da almeno tre anni negli ultimi cinque, hanno lavorato nelle amministrazioni. Cosa aspetta il Governo a varare un piano nazionale di sistemazione del precariato pubblico, che metta fine alla pratica delle soluzioni emergenziali e delle proroghe illegittime e che consenta di valorizzare e stabilizzare grandi esperienze e qualità professionali».

Fonte:agenparl.it

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