Questo sito utilizza cookie tecnici e analitici per consentire la fruizione ottimale del sito e cookie di profilazione di terze parti per mostrare pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso all'installazione di qualsiasi cookie clicca qui. Scorrendo questa pagina o chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.

Colleghi Asu Web

Dom05052024

Last update11:05:06 AM

Ultima Ora:

Font Size

Profile

Menu Style

Cpanel

Beni culturali, posizione degli ASU ancora da chiarire.

In Sicilia è tutto fermo ed è difficile persino conoscere i primi dati sugli incassi dopo l' introduzione del Pos obbligatorio per pagare con bancomat o carta di credito. La Furnari: all' Ars stralciate le nuove norme.
...Mentre a livello nazionale la riforma dei beni culturali incassa i primi risultati positivi, in Sicilia il settore è ancora ingessato da una gestione farraginosa e dai soliti, vecchi problemi legati al personale.
Ieri il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha pubblicato i dati relativi al primo mese di applicazione della rivoluzione del piano tariffario e degli orari d' apertura dei musei. La rilevazione ha confermato una crescita consistente del numero assoluto dei visitatori, più 200 mila in tutto, degli incassi che sono aumentati di 700 mila euro rispetto al 2013 e degli ingressi gratuiti, 100 mila in più. Insomma, grandi e piccoli musei stanno beneficiando della nuova struttura tariffaria, delle aperture prolungate il venerdì e delle domeniche gratuite. Novità che il governo regionale aveva provato a recepire con un emendamento alla finanziaria da poco approvata proposto dal gruppo dei Drs. «Ma la norma è stata stralciata- spiega l' assessore Giusi Furnari - per cui per il momento dobbiamo dire addio alla nuova gestione finanziaria dei siti culturali». In sostanza la Regione, sul modello nazionale, voleva introdurre un nuovo meccanismo di gestione finanziaria dei musei, grazie al quale gli introiti, che oggi finiscono tutti nel calderone del bilancio regionale, sarebbero stati redistribuiti in base agli incassi delle singole strutture.
«Quello che stiamo provando a fare adesso - prosegue la Furnari - è introdurre biglietti unici e periodici, della durata di una settimana, quindici giorni o un mese, per consentire di visitare determinati circuiti di siti. Vogliamo anche dare la possibilità ai privati di investire risorse nel settore beneficiando di detrazioni fiscali». Si tratta comunque di interventi che al massimo potranno essere applicati il prossimo anno. E al momento nell' Isola appare persino remota la possibilità di aprire i musei la sera e nei festivi con maggiore continuità: «Attendiamo che arrivino i precari dall' assessorato al Lavoro chiarisce l' assessore Furnari - e vogliamo fare chiarezza con i sindacati sulla questione del personale e degli straordinari. Solo allora potremo discutere della distribuzione dei custodi». Dall' assessorato al Lavoro fanno sapere che gli Asu sono stati già assegnati. Il problema dei turni nei musei siciliani resta comunque irrisolto.
Morale della favola, in Sicilia è tutto fermo ed è difficile persino conoscere i primi dati sugli incassi, dopo l' introduzione del Pos obbligatorio per pagare.

Fonte: Giornale di Sicilia

Visite

3124218
TodayToday81
YesterdayYesterday257
This_WeekThis_Week1514
This_MonthThis_Month1103
All_DaysAll_Days3124218

I Video

I più letti