Al via gli ASU nei musei e siti archeologici, ma non mancano le polemiche.
- Dettagli
- Categoria: notizie asu
- Pubblicato Martedì, 29 Luglio 2014 17:35
- Scritto da Salvo
- Visite: 1346
Daranno una mano a garantire le aperture domenicali e festive, gli ASU che da oggi hanno iniziato l'attività lavorativa presso i siti archeologici ed i musei di maggior affluenza dell'isola. Ma gli ASU, lavoratori socialmente utili, privi di qualsiasi forma contrattuale, a cui viene corrisposto un sussidio, non possono assumersi delle responsabilità, e non potranno lavorare da soli e di notte, ma dovranno essere affiancati dai custodi regolarmente in servizio.
Alcuni direttori e sovrintendenti però, lamentano l'assegnazione di personale ASU nei siti che gestiscono, sia per il basso numero delle unità assegnate, sono 336 quelle previste in totale nell'isola, sia perché si tratta di precari che potranno lavorare 20 ore a settimana, per 5 giorni e 4 ore quotidiane, e secondo alcuni aver assegnato personale che non può lavorare la notte e nei festivi è inutile, mentre nei siti a maggiore affluenza di pubblico gli ASU sono comunque attesi, per alleggerire il carico di lavoro dei custodi di ruolo.
In un intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, Il direttore generale dell'assessorato ai Beni culturali, Rino Giglione spiega che «saranno i Centri per l' impiego ad assegnarci il personale e che non possiamo essere noi a rintracciarli. Ci risultano assegnati 152 precari, ma il problema della carenza di personale non si risolverà, perché ancora non è chiaro a quale categoria appartengono e che funzioni potranno svolgere». E aggiunge che «lo sforamento del trenta per cento dei festivi nasce da una cattiva programmazione dei giorni di riposo fatta durante l' inverno, quando si sarebbe potuto risparmiare e aprire in estate. In corso c' è una trattativa sindacale e stiamo cercando di risolvere il problema con l' Aran».
di Salvo Cariddi