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Intervento all'ARS dell'ON Rinaldi sul ritardo dei sussidi ASU

L'intervento di oggi all'ARS dell'ON. Rinaldi sul ritardo dei sussidi e sulle problematiche dei lavoratori ASU gestiti in coopertiva.

 

Tratto dal verbale dell' ARS del 09/08/2014  Seduta n.170/P

RINALDI: << Signor Presidente, onorevoli colleghi, Governo, intanto mi permetta di essere solidale con il collega Vinciullo per il problema che sta attraversando, nella provincia di Siracusa, perché ha ragione: c’è una delegittimazione lenta, ma costante, dell’Assemblea regionale che assiste, in maniera impotente, a questi altri poteri che subentrano ad una vicenda che, invece, riguarda la politica e che dovrebbe riguardare l’Assemblea generale. Ma l’argomento per cui le ho chiesto di poter intervenire, ai sensi dell’articolo 83 del Regolamento interno, riguarda una categoria che, in questo momento, soffre, cioè quella relativa ai lavoratori ASU, che non percepiscono lo stipendio dal mese di aprile. Sono ragazzi che lavorano da quasi ventitré anni in alcuni enti, anche pubblici; altri svolgono l’attività, come spesso denunciato da questo pulpito insieme ad altri colleghi, in maniera impropria, all’interno delle Cooperative, in enti in cui è stata fatta anche una convenzione in maniera illegittima e mi riferisco alle scuole, mi riferisco anche ad altri enti che non sono legittimati a fare delle convenzioni con le Cooperative ed utilizzare tale personale. Più volte abbiamo denunciato questo utilizzo illegittimo, abbiamo chiesto al Governo – mi dispiace che oggi ci sia l’assessore Valenti, ma questo intervento era rivolto al Governo – che ha dichiarato - l’altra volta, il Presidente della Regione - che non conosceva la realtà dei lavoratori ASU e che ha scoperto che ci sono circa seimila lavoratori che non fanno nulla. Vengono pagati dalla Regione ma non svolgono nessuna attività, nonostante lui li abbia incontrati, sia in campagna elettorale sia il giorno dopo la campagna elettorale e il Movimento, il Comitato dei lavoratori ASU aveva chiesto al Presidente di trovare una soluzione a questa situazione che è di stallo da circa venti anni e che non si riesce in nessun modo a risolvere. Il Comitato aveva chiesto anche di attuare le varie leggi che regolano la materia; mi riferisco alla legge 17 del 2004, ma anche ad altre circolari che sono state emesse dopo. Ma il punto del mio intervento è un altro, signor Presidente: al di là del fatto che non percepiscono lo stipendio e sono ragazzi - chiamiamoli “ragazzi” ma ormai hanno raggiunto l’età di quaranta, cinquanta anni - che vivono solo dello stipendio che percepiscono, se tale si può chiamare, cioè cinquecento euro. E, spesso, si devono recare nella sede del lavoro, cioè in comuni che spesso sono in province diverse rispetto alla propria abitazione; ciò comporta dei costi, anche quello, più semplice, della benzina, che non riescono più a sostenere. Quando ad un precario, infatti, mancano cinquecento euro al mese per tre mesi, quattro mesi consecutivi, purtroppo, questo rappresenta un problema e, quindi, chiedono aiuto all’Assemblea, chiedono aiuto a questo Governo, affinché si ripristini il minimo della dignità per questi lavoratori che lavorano ne gli stessi uffici di coloro che percepiscono lo stipendio regolare: è una vergogna per l’Assemblea e dovremmo trovare unasoluzione. Il Governo, dopo tanti anni, si è reso conto che c’è questa categoria di lavoratori. Ho presentato una interrogazione circa un mese fa, però sono convinto che farà la fine di tutte quelle interrogazioni che presentiamo, dove la risposta verrà scritta dall’assessore competente dopo un anno, un anno e mezzo, se ci va bene. Ho chiesto, da 6 anni, da quando faccio il deputato, a questa Presidenza di istituire il question time, ma non è stato possibile, che, probabilmente, potrebbe essere la soluzione per avere una risposta immediata da parte di questo Governo sui problemi annosi che riguardano la nostra comunità siciliana ma anche questo non è stato possibile. Ultimamente, è stato fatto un bando per questi lavoratori ASU affinché siano assorbiti e utilizzati presso alcuni enti gestiti dall’Assessorato dei Beni culturali. Mi riferisco ai teatri e qualcos’altro. E’ stata fatta una selezione e vorrei capire con quali criteri il Governo ha utilizzato questa selezione; è stata fatta una graduatoria e sono stati utilizzati dei ragazzi che lavoravano presso alcune cooperative, alcuni sì ed altri no. Capisco che, in questo momento, il Governo aveva bisogno soltanto di 336 unità, se non ricordo male, per coprire la mancanza di personale per i teatri di cui aveva bisogno ma ce ne sono tanti altri che aspettano con tanta dignità da 20 anni di essere utilizzati presso altri enti e non capisco perché il Governo, se ha trovato la soluzione, mi deve spiegare quale norma ha utilizzato per far lavorare questi ragazzi presso l’Assessorato dei Beni culturali e, quindi, presso i musei e non ha trovato la soluzione per utilizzare tutti gli altri che stanno aspettando la medesima norma per essere utilizzati presso tutti gli altri Dipartimenti regionali. C’erano delle circolari che sono state emanate dopo la legge numero 17 del 2004 che permettevano agli Uffici provinciali territoriali di poter utilizzare questi ragazzi e farli uscire dalle cooperative perché, signor Presidente, non so se lei lo sa, questi ragazzi vengono sfruttati dalle cooperative, vengono anche ricattati perché i Presidenti delle cooperative, attraverso la loro iscrizione, pagano le spese e, attraverso le quote associative, pagano le spese del commercialista, le spese della sede e così via. Avevamo chiesto a questo Governo di utilizzare la legge già esistente per i lavoratori ASU e farli uscire tutti dalle cooperative per non subire più questi ricatti da parte dei Presidenti e utilizzarli, così come prevede la circolare, ai sensi degli articoli 74 e 75, presso i vari Comuni o Enti utilizzatori che hanno diritto a farlo. Questo non è stato possibile ma vorrei capire perché per i Beni culturali sì e per gli altri Dipartimenti no? Quindi, oltre a chiedere quale norma è stata utilizzata, vorrei chiedere al Governo, se è stato fatto per i Beni culturali perché non possiamo attuare finalmente una norma che prende questi lavoratori e li utilizza presso i Dipartimenti regionali ai sensi delle circolari e delle leggi esistenti e così la finiamo una volta per tutte con questo utilizzo improprio?
Anche perché, assessore, mi perdoni, non ce l’ho con lei, ma voi sapete che non potete fare nessuna convenzione con le cooperative che, in questo momento, hanno i lavoratori ASU? E,nonostante questo, ci sono degli Enti sottoposti alla vigilanza della Regione siciliana - mi riferisco alle ASP e ad altri enti - che fanno delle convenzioni e danno anche dei soldi alle cooperative per le spese di gestione in maniere illegittima. Vorrei che tutto questo schifo finisse, una volta per tutte, e che il Governo assumesse unaresponsabilità seria nei confronti di questi lavoratori. >>






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