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Lavoratori ASU: L'Assessore Miccichè convoca i sindacati senza alcuna proposta. Confermato il sit-in di protesta il 12 Ottobre.

Il governo prova a discutere con i sindacati del futuro di circa 12 mila precari. Ma le rassicurazioni dell’assessore al Lavoro, Gianluca Miccichè, su futuri piani di stabilizzazione non convincono i sindacati che parlano di «promesse pre-elettorali».
Dopo settimane di fibrillazioni in commissione all’Ars, Miccichè ha convocato i sindacati per discutere dei 6 mila Asu, dei circa 2.700 Pip di Palermo e dei 3.200 Rmi di Enna e Caltanissetta. L’assessore ha confermato l’intenzione di proporre un piano di stabilizzazione da inserire probabilmente nella prossima Finanziaria. Ha anche precisato - secondo la ricostruzione dei sindacati - che non a tutti i 12 mila precari si può garantire la stabilizzazione e che in ogni caso si tratterà di un percorso con uno sviluppo almeno quinquennale.

I sindacati non hanno apprezzato: «Non c’è un piano. Non sappiamo quando inizieranno le stabilizzazioni e quante persone coinvolgeranno.
Miccichè ci ha detto solo che qualcosa si farà. Ma è tutto troppo in certo» è stato il commento di Danilo Borrelli della Uil.
Critico anche Enzo Abbinanti della Cgil: «È stato un incontro molto più che interlocutorio. Ci rivedremo fra dieci giorni ma fin quando non ci sarà un testo scritto con l’indicazione dei finanziamenti, avremo poco di cui discutere».
"Serve un percorso normativo e regolamentare che restituisca dignità agli oltre 12 mila lavoratori utilizzati all’interno degli uffici dell’amministrazione regionale, degli enti locali, degli ospedali e dei tribunali. E’ quanto afferma Giuseppe Messina, Responsabile Ugl Sicilia,
“Vigileremo l’operato del Governo regionale per assicurare dignità e serenità lavorativa ai circa 2 mila e 700 Pip, 6 mila tra Asu ed Lsu e 3 mila e 500 Rmi, bacini di lavoratori che svolgono ogni giorno servizi essenziali per gli Enti".
La Cisl, rappresentata al tavolo da Calogero Emanuele, ha dichiarato che è necessario definire un progetto nei modi e nei tempi che deve mettere in sicurezza questi lavoratori e con lo status giuridico di dipendente pubblico. chiedendo all'assessore e con esso i tecnici presenti a presentare al tavolo una prima ipotesi di lavoro entro il mese di ottobre, per essere implementata ed integrata con i contributi di parte sindacale.
Più duro il rappresentante di Confintesa, Rosario Greco, «non ci sentiamo particolarmente rassicurati dalle dichiarazioni dell'Assessore. Francamente ci aspettavamo ad Ottobre dopo quasi 10 mesi di incontri in V Commissione , tavoli tecnici e sollecitazioni continue che l'Assessore si presentasse alle sigle sindacali opportunamente convocate , con una proposta concreta e fattiva che desse risposte certe ad una platea di 5700 lavoratori fortemente sofferente. Chiedendo all'incontro  cosa sia stato fatto da Gennaio ad ora , considerato che tra le altre cose l'Assessore Miccichè esclusivamente per trovare soluzioni alla problematica ASU ha anche "ingaggiato" nel suo nutrito staff un esperto in materia.
 E' veramente così "problematico" liberare i circa 1000 lavoratori dalla morsa delle cooperative , lavoratori che devono PARADOSSALMENTE farsi carico di tutte le spese gestionali dei loro enti privati per essere utilizzati chissà a fronte di quale "trovata normativa" presso i Beni Culturali ?»
 
Presenti al tavolo anche Giuseppe Badagliacca, Vito Sardo e Mario Mingrino del CSA e Associazione ASU Sicilia che si aspettavano delle risposte concrete, visto che la convocazione è arrivata a ridosso di una manifestazione regionale dei LSU/ASU, indetta dal CSA-Associazione ASU Sicilia e Confintesa, ma così non è stato, si trattato di una convocazione generica che ha coinvoilto diversi bacini di precariato regolamentati da normative distinte e complesse,  «chiaro segnale della volontà di parlare di tutto per non affrontare nulla! I lavoratori sono stanchi di essere sfruttati, lavorando in nero per le pubbliche amministrazioni, e pagati in ritardo, spesso per imperizia, e non si fermeranno per le promesse dell'Assessore d'iniziare a lavorare da ora, fra l'altro come aveva promesso al suo insediamento e mai mantenuto, dieci mesi fa circa.»
Considerato dunque che in atto non esistono atti concreti ne bozze scritte di possibili soluzioni per la categoria ASU Confintesa, CSA, e Associazione ASU Sicilia Confermano il SIT-IN di protesta per DOMANI 12 OTTOBRE presso Assemblea Regionale Siciliana.


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