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UGL Palermo. Problematica ASU: Governo assente !!!

Quasi un anno fa per l'esattezza il 28 Gennaio 2014 nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana veniva pubblicata la Legge Regionale n° 5 approvata dall'l'ARS il 15 Gennaio 2014.
Come è noto con la legge di che trattasi all'art. 30  venivano introdotte nuove disposizioni in materia di precariato.
La "sorpresa" più evidente è certamente l'istituzione dell' elenco unico regionale dei lavoratori destinatari del regime transitorio dei lavori socialmente utili.
"FINALMENTE ABBIAMO DIRITTO AD UNA STABILIZZAZIONE: RINGRAZIAMO IL GOVERNO CROCETTA"  “esultava” qualcuno forse ancora sotto l'effetto della sbornia delle festività natalizie !!!
Scusate colleghi, ma perchè  prima della "geniale trovata" dell'elenco unico il lavoratore ASU non aveva forse diritto ad una stabilizzazione ?
CERTO CHE SI !!!
Già  la Giunta Lombardo già  con deliberazione n. 429 del 18 ottobre 2007, aveva approvato un programma regionale di stabilizzazione - che chissà per quale “oscuro motivo” dopo la prima fase si è magicamente bloccato – "riservato" ai lavoratori ex circolare assessoriale n. 331/99, ai lavoratori di cui al Dlgs. 280/97 ed ai lavoratori ex art. 4, comma 1, della legge regionale n. 24/2000.
Ma allora in che cosa consiste  la NOVITA’ “pro-precari” di Crocetta & Company ?
STIAMO ANCORA ASPETTANDO !!!!
Ringraziare il Presidente Crocetta?
Ma per che cosa?
"Per avere consentito l’inserimento dei lavoratori ASU nell’elenco unico regionale e quindi negli aventi diritto ad una stabilizzazione " sosteneva qualche sprovveduto!
Colleghi, a meno che non si voglia fare semplice e pura demagogia, il nostro carissimo Presidente – per dirla  in soldoni – non ha consentito proprio una BEATA MAZZA !!!!
Lo scellerato Decreto Legge D’Alia (Decreto Legge n° 101 del 31/08/2013 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125) da cui ha origine l’altrettanto “scellerata” Legge Regionale n° 5/2014 già all’art. 4 comma8 prevedeva  il famigerato elenco unico regionale di cui avevano diritto a far parte TUTTI i lavoratori di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81, e di cui all'articolo 3, comma 1,  del  decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 280.
In parole povere TUTTI I LAVORATORI ASU.
In ogni caso durante quest’anno siamo stati diverse volte in V^ Commissione  Lavoro ed in Prefettura  per esporre le problematiche di una platea di circa 5.700 lavoratori ASU oramai in preda all’esasperazione, ma in nessuno di questi incontri abbiamo constatato la presenza del governo e per esso dell’Assessore al Lavoro con il quale interloquire e verificare le possibili iniziative risolutive da intraprendere.
Francamente non siamo mai riusciti a capire la “latitanza reiterata” del governo.
E’ anche vero che poter parlare con un assessore in un governo a “scadenza bimestrale” non è impresa facile!!!   
Giovedì 22 Gennaio abbiamo inviato all’Assessore al Lavoro Prof. Sebastiano Bruno Caruso una richiesta d’incontro per manifestare la necessità impellente di affrontare la complessa problematica ASU attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico.
L’istituzione di un tavolo tecnico ad hoc rappresenterebbe il segnale di una volontà governativa propensa ad affrontare il problema e cercare di trovare le soluzioni necessarie.
Colleghi, non dobbiamo dimenticare che in primis il Governo Regionale HA L’OBBLIGO ISTITUZIONALE e L’INCOMBENZA di affrontare e trovare soluzioni al problema.
Possiamo avanzare nelle sedi istituzionali preposte tutte le proposte possibili ed immaginabili di questo mondo  ma non avranno certamente “nessun peso” se non esiste la volontà del Governo di affrontare la problematica ASU.
Fino ad adesso l’orientamento del Governo Regionale relativamente alla vicenda ASU è apparso INEQUIVOCABILMENTE propenso a mantenere l'attuale’"stas quo"”.
Se comprensibile può apparire  la difficoltà di trovare soluzioni a breve termine che passano consentire una legittima stabilizzazione di detto personale, altrettanto incomprensibile appare l'indifferenza del Governo Regionale verso tutti quei colleghi ASU ancora in servizio presso enti appartenenti al privato o cosiddetto privato sociale che già da diverso tempo reclamano con forza "un'allocazione lavorativa" diversa e più dignitosa. Mobilitare questo personale verso enti pubblici  dal lato prettamente tecnico-giuridico è un procedimento previsto dall'attuale  normativa in materia di utilizzazione di personale ASU, ed adesso , a fronte delle recenti disposizioni legislative in materia(comma 6 Art.30 L.R. 5/2014) , risulta un'operazione ancora più semplice considerato che gli enti utilizzatori non hanno più l'obbligo allo sbocco occupazionale così come ulteriormente precisato da Dirigente del Servizio XV - Centro per l'Impiego di Palermo - in sede di sottoscrizione dei protocolli d'intesa con gli enti privati atti a consentire  l'utilizzazione di personale ASU da parte del richiedente Dipartimento Regionale dei Beni Culturali.
Dal lato squisitamente finanziario è un'operazione a COSTO ZERO per le casse regionali considerato che detto personale continuerebbe a percepire un sussidio per utilizzazione in attività socialmente utili pari a quello fino ad ora percepito. Nonostante tutto però circa 1.700 lavoratori  continuano ancora  ad essere  utilizzati da 17 anni da enti privati.
Magari fa comodo a qualche interessata "frangia politica" ?
Probabilmente si !!!!!
Tanto per rimarcare "l'interesse" dell'attuale governo regionale verso la problematica riteniamo utile ricordare che in V^ Commissione Parlamentare Lavoro "giacciono" già dal 7 Maggio 2014 due Disegni di Legge(n° 741 e n° 742) di iniziativa Parlamentare che trattano la problematica precari ed uno in particolare (il n° 741) è prettamente "riservato" alla platea ASU. Due Disegni di Legge sui quali , sebbene non intendiamo entrare nel merito,  al momento costituiscono l'unica INIZIATIVA POLITICA(tra l'altro non governativa) che si occupa della vicenda precariato.
Detti Disegni di Legge nonostante per ben 6 volte (16 Luglio, 17 set 2014, 23 set 2014, 01 ott 2014, 08 ott 2014,14 ott 2014) siano stati posti all'ordine del giorno presso la V^ Commissione Parlamentare Lavoro, di fatto non sono mai stati discussi per l'ASSENZA DELL'ASSESSORE AL LAVORO opportunamente convocato.(vedi iter DDL n° 741).
OGNI ULTERIORE COMMENTO IN MERITO APPARE SUPERFLUO !!!
Colleghi, ormai siamo ad un bivio:
Continuare a farci calpestare , umiliare e mortificare  dal cinismo DI UNA CLASSE DIRIGENTE affarista,  parolaia e solamente  intenta ad interessi di poltrona , oppure svegliarci dal" dolce letargo" in cui finora abbiamo vissuto e RECLAMARE CON FORZA E DETERMINAZIONE LA NOSTRA DIGNITA' LAVORATIVA.
A NOI LA SCELTA !!!  

Palermo 28/01/2015
                                                                                                             Il Coordinatore Prov.le UGL-ALE
                                                                                                                         Rosario Greco

Fonte: uglalepalermo.it

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