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Crocetta: Nel bilancio rigore senza macelleria sociale, nessun taglio per i precari

Dal profilo facebook del Presidente Crocetta: Leggo commenti scomposti da parte di coloro che credevano che non ce l'avremmo fatta. Un buco di bilancio di 3 miliardi e 200 milioni, un default annunciato, il commissariamento sperato. Solo che è tutto falso, perché il disavanzo l'abbiamo coperto, il bilancio è stato approvato dalla giunta, con la delusione degli ambiziosi, che antepongono gli interessi personali a quelli di tutta la Sicilia. 
Il dato reale è che abbiamo approvato un bilancio in equilibrio, confermando spesa sociale e quella per gli investimenti. Intanto coloro che ancora non hanno studiato la finanziaria scrivono dell'esistenza di 420 milioni di euro virtuali, che tagliamo investimenti per i precari, per le università e per i teatri. Mentre noi tagliamo solo gli sprechi, cioè, facciamo rigore senza macelleria sociale. I 420 milioni di euro sono certi, l'accordo con il governo nazionale c'è già e quando avverrà la relativa formalizzazione, a giorni, i critici supponenti rimarranno di nuovo delusi e dovranno inventarsi altro.In settimana, abbiamo inoltre assunto 13 testimoni di giustizia siciliani ed altri 35 li assumeremo a maggio, nel giorno di Falcone. Siamo l'unica regione in Europa a manifestare solidarietà vera nei confronti di coloro che, vittime innocenti, hanno combattuto e combattono il racket e la mafia.
E che dire, poi, di un bando che arriverà fino a 70 milioni di euro a favore dei piccoli comuni, per la manutenzione delle scuole, delle caserme, degli edifici pubblici, che risolve i problemi strutturali dei comuni e le esigenze di lavoro nelle piccole realtá locali, che spesso navigano nelle difficoltà a causa dell'assenza di risorse. Un modo concreto per stare vicino ai sindaci e alla popolazione.
E i 37 milioni di euro stanziati per la formazione che riusciranno a coprire i costi per la terza annualità? Non sono forse la migliore risposta che il governo potesse dare? Non intendiamo smantellare la formazione professionale, ma riqualificarla per essere più vicina sia alle esigenze degli alunni che degli operatori, eliminando le ruberie del passato. Questi sono fatti, le chiacchiere le lasciamo agli altri.

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