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Precari Palermo, la generazione Mille Euro

L' aumento delle ore di lavoro sarà da due a cinque alla settimana Gli stipendi si attesteranno tra i 1.006 euro delle fasce più basse e i 1.106 previsti per i dirigenti. I sindacati rimangono però scontenti.
La chiamano Generazione Mille Euro e lo è per davvero, soprattutto se si parla di «personale stabilizzato a orario ridotto». In parole più semplici, sono gli ex Lsu in forza a Palazzo delle Aquile.
Dopo circa un mese si è conclusa nelle scorse ore la fase di stipula dei contratti di stabilizzazione di 2.236 dipendenti che, a partire dal primo aprile, vedranno aumentare lelo ro ore di lavoro settimanale da un minimo di due ad un massimo di cinque, ma soprattutto avranno garantita una retribuzione minima lorda di mille euro. Quelli di fascia superiore arriveranno fino a 1106.
Una manovra da poco più di cinque milioni di euro che, però, non lascia contenti i sindacati: mentre c' è chi parla di «soglia minima di povertà», c' è chi ne approfitta per riportare l' attenzione sui quasi 220 Asu mai stabilizzati. «Questo incremento - sostiene Paola Caselli, della Fp Cgil - riconosce soltanto pochissime ore in aggiunta a quelle già effettuate ed è insufficiente per restituire dignità ai dipendenti, che hanno di fatto uno stipendio pari alla soglia minima di povertà, e al tempo stesso non consente un reale miglioramento dei servizi ai cittadini».
Secondo lo schema tracciato da Palazzo delle Aquile, infatti, per 483 ex Lsu di categoria A (coloro che si occupano delle pulizie, ad esempio) le ore di lavoro aumentano da 2 a 4, per un totale di 26 ore settimanali ed uno stipendio mensile lordo di 1006 euro. I 1201 che fanno parte della categoria B - dunque magazzinieri, operai e portieri - invece dal primo aprile vedranno aumentare le loro ore lavorati veda 1 a 5, per un totale di 25 ore settimanali e una retribuzione di 1.026 euro lordi al mese.
Ancora, i 455 di categoria C, ossia gli impiegati, saranno impegnati per 23 ore settimanali, con un reddito lordo di 1062 euro ed un incremento da 2 a 3 ore. Infine, per i 63 funzionari di categoria D lo stipendio sarà di 1106 euro, con un incremento di 2 ore lavorative: nella settimana, così, in tutto lavoreranno 22 ore. Ci sono, poi, 34 ex Lsu part-time inseriti in altre categorie.
Dando un' occhiata alla rimodulazione, dunque, a tutto il personale stabilizzato ad orario ridotto - a tempo indeterminato quelli di categoria A e B, con contratto quinquennale quelli delle due fasce più alte - è garantito un reddito minimo di circa mille euro lordi e quasi tutti riportano le stesse condizioni orarie, eccezion fatta per chi partiva già da un monte ore maggiore. «Chiediamo al sindaco - conclude la sindacalista Caselli - di destinare con urgenza ulteriori risorse all' aumento delle ore per questo personale, per dare risposte concrete alla pressante richiesta di servizi che viene ogni giorno dalla città».
E dalla sua, sulla manovra che alle casse comunali costa 5 milioni 15 mila euro circa, Leoluca Orlando ieri si è mostrato soddisfatto: «È un ulteriore effetto dello straordinario lavoro fatto in questi due anni - dichiara - la conseguenza dell' inversione di marcia fatta dal Comune che, oggi, è in condizione di garantire un impiego ai lavoratori e anche una condizione economica».
La notizia della fine della fase disti pula e della firma dei contratti, però, è stata l' occasione per riaccendere i riflettori sulla vertenza dei quasi 220 Asu: «Restano dei sussidiati per cui ancora attendiamo la stabilizzazione annunciata - sottolinea Danilo Borrelli, della Uil -. Nonostante sia giusto il provvedimento per gli ex Lsu, assistiamo ad una forma di disparità anche nel mondo del precariato».
Il piano di aumento delle ore settimanali per i 2236 dipendenti ex Lsu fa il paio con il progetto triennale varato dalla giunta nei mesi scorsi per l' ingresso nei ranghi di Palazzo delle Aquile di 14 dirigenti a tempo indeterminato, di 13 maestre di scuola materna e 6 supplenti, un direttore generale, due dirigenti fuori dalla dotazione organica, tre dirigenti ex articolo 90 e la stabilizzazione piena di 55 impiegati ex articolo 23.

Fonte: gds

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