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Diecimila precari in guerra: è scontro nella maggioranza

Dagli sportellisti agli ex Pip, agli Asu: sale la protesta in attesa di proroghe o stabilizzazioni che non arrivano. Un esercito di circa 10 mila persone chiede il posto fìsso o la riassunzione dopo il licenziamento: è una galassia che sta trovando sponsor politici diversi da quelli storici, provocando un braccio di ferro nella maggioranza.

Precari in pressing sulla Regione per le stabilizzazioni. Un esercito di circa 10 mila persone chiede il posto fisso o la riassunzione dopo il licenziamento. È una galassia che sta trovando sponsor politici diversi da quelli storici, provocando un braccio di ferro perfino nella maggioranza: il presidente della commisisone Lavoro dell’Ars, Marcello Greco (Pdr), ha chiesto le dimissioni dell’assessore Gianluca Miccichè (Udc).
La miccia che ha fatto esplodere lo scontro è stata la mancata assunzione dei circa 1.400 ex sportellisti. Si tratta di personale, in passato assunto dagli enti di formazione negli anni del centrodestra al governo, che si è occupato dell’orientamento nel mondo del lavoro fino a quando nel 2013 non è stato licenziato per la chiusura di questi sportelli informativi. Una platea eterogenea che ha dato vita a nuove sigle sindacali (l’ultima è l’Uslal).
Il presidente della commissione Lavoro, Marcello Greco, è un esponente del movimento fondato da Totò Cardinale. Ha convocato l’assessore Miccichè in commissione per chiedere «come mai non è stata applicata una norma di maggio che prevede la riassunzione di queste persone, che dovrebbero lavorare in progetti di politiche attive del lavoro». Miccichè ha disertato per più di una volta la commissione, da qui la richiesta di dimissioni che Greco ha messo nero su bianco in un comunicato.
La vicenda è ovviamente più complicata di come appare. Miccichè ha disertato la commissione perchè impegnato a Roma nella ricerca di finanziamenti anche per questo personale. Proprio il 30 settembre sono scaduti i termini per la formazione di un albo a cui si dovrà attingere ogni volta che ci saranno i fondi per finanziare un progetto. Ma per Greco «l’assessore non sta rispettando impegni istituzionali. Ci sono già disponibili 22 milioni. So anch’io che ne servirebbero altri 15. Ma perchè intanto non iniziare con queste risorse certe?».
Sul caso degli sportellisti si sono subito innescate altre due vertenze. La prima è quella dei 2.571 Pip di Palermo. Anche in questo caso teatro dello scontro è stata la commissione Lavoro. Greco ha convocato mercoledì Miccichè. Ma pure questa volta la riunione non si è tenuta per precedenti impegni dell'assessore. E subito si è scatenata la protesta dei sindacati. Mimma Calabrò della Fisascat Cisl e Marianna Flauto della Uiltucs hanno avvertito che «i lavoratori sono pronti a scendere in piazza a oltranza e a bloccare i servizi in cui sono impiegati:ospedali, scuole e assessorati. Non vorremmo che si ripeta l’errore di parlare dei Pip sotto la pressione della piazza o sotto elezioni». Sia i Pip che i 6 mila Asu (categoria simile agli Lsu che riceve un sussidio da circa 600 euro al mese al costo di circa 30 milioni annui per la Regione) vengono ormai stabilmente finanziati. A differenza che per gli sportellisti, non c’è, quest'anno, un problema di budget, ma una parte del Parlamento vuole aprire per loro la partita della stabilizzazione sfruttando la trattativa che si sta giocando fra Roma e Palermo per l'assunzione definitiva dei 16 mila contrattisti degli enti locali.
Di questo hanno parlato nei giorni scorsi lo stesso Miccichè e l’assessore all'Economia, Alessandro Baccei. Miccichè ha chiesto «parità di trattamento rispettando le peculiarità di ogni categoria». E ha inserito nel mucchio anche gli Rmi di Enna e Caltanissetta. Sono tutte vertenze che vanno risolte prima che Baccei scriva il testo della Finanziaria 2017, che dovrebbe arrivare in giunta a fine ottobre e all’Ars a dicembre. Crocetta ha annunciato che agganciate alla manovra, che quest'anno può contare sulla certezza dei nuovi finanziamenti statali (1,5 miliardi) ci saranno proprio le norme sui precari. Anche se le categorie da tutelare, oltre i contrattisti degli enti locali, non sono state indicate. Anche di questo parleranno lunedì a Roma col governo nazionale Baccei e l’assessore al Personale, Luisa Lantieri.
Nel frattempo l'assessore alla Formazione Bruno Marziano sta accelerando le procedure per far partire i corsi tradizionali: mossa che entro fine novembre permetterà la riassunzione di circa 3.500 formatori

Fonte: gds.it

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