Questo sito utilizza cookie tecnici e analitici per consentire la fruizione ottimale del sito e cookie di profilazione di terze parti per mostrare pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso all'installazione di qualsiasi cookie clicca qui. Scorrendo questa pagina o chiudendo questo banner acconsenti all'uso dei cookie.

Colleghi Asu Web

Mer04242024

Last update11:05:06 AM

Ultima Ora:

Font Size

Profile

Menu Style

Cpanel

Precari Sicilia, prima la proroga, dopo tutti assunti in Resais

Si partirà con nuove proroghe, all’inizio del 2017. Alla stabilizzazione si arriverà gradualmente trasferendo tutti i 16 mila precari dei Comuni alla Resais. Il tutto costerà 190 milioni all’anno, che la Regione è pronta a mettere sul piatto già con la prossima Finanziaria.
Il piano per i contrattisti degli enti locali ha compiuto il primo passo in giunta, lunedì sera. Restano sul tappeto alcuni problemi giuridici e la contrarietà di fondo dei principali sindacati.
Crocetta ha rotto gli indugi: «L’unica soluzione possibile per i precari è il trasferimento alla Resais. Il piano del governo è solo questo, non ci sono alternative. Stiamo lavorando per superare alcuni problemi legati alla contrattualizzazione di questo personale».
I problemi sul tipo di contratto che la Resais (agenzia regionale che oggi funziona come contenitore di personale di enti chiusi) potrà siglare è emerso durante una serie di incontri fra l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, e i rappresentanti del Movimento Giovani Lavoratori. E, anche durante una serie di audizioni dell’assessore agli Enti locali, Luisa Lantieri, in commissione Affari istituzionali all’Ars.
Una volta assunti alla Resais i circa 16 mila precari dovrebbero poi essere utilizzati grazie alla mobilità dai Comuni in base alle esigenze. Ma i leader di Mgl, sigla autonoma maggiormente rappresentativa, hanno segnalato a Baccei che in questo modo «se il rapporto a tempo indeterminato viene a instaurarsi con la Resais ci troveremo di fronte a del lavoro somministrato, quindi non funzionale all'ente se non per categorie a basso profilo professionale. Le categorie C e D, le più alte, non avrebbero titolarità di firma. E a quel punto per quali ragioni un'amministrazione dovrebbe avanzare richiesta di un istruttore, di un vigile urbano o altro se questo non può esercitare al meglio le proprie competenze?».
Sono ostacoli che gli assessorati all'Economia e alla Funzione pubblica stanno provando a superare in questi giorni. Sul tappeto c’è anche il problema dei compensi: l’assunzione potrebbe a 18 o 24 ore settimanali e ciò ovviamente condiziona l’importo finale della busta paga.
In realtà il parametro per sciogliere questo dubbio è legato ai finanziamenti. Baccei sta lavorando alla norma da inserire in Finanziaria e che avrà una copetura economica di circa 190 milioni all’anno, tanti quanti ne sono stati spesi negli ultimi anni. Per il 2017 i fondi ci sono restano da trovare quelli per i due anni successivi, visto che il bilancio impone una programmazione almeno triennale. Infine bisognerà scegliere la formula societaria per trasformare la Resais e permetterle di accogliere questo personale: si sta lavorando su una società consortile (che si muove in modo più simile a un privato) o un ente più propriamente pubblico.
Crocetta ha chiesto a Baccei di portare in giunta la Finanziaria con le norme sui precari entro fine ottobre «in modo da riuscire ad approvare la legge entro fine dicembre», cioè prima della scadenza dei contratti dei precari. Se non si riuscirà a rispettare questo termine la giunta dovrà portare la norma sui precari in aula a dicembre
autonomamente e nel frattempo prevedere le proroghe. Anche se, va detto, è prevedibile che le proroghe arrivino in ogni caso perchè, ha fatto sapere Baccei, difficilmente si riuscirà a trasferire tutti i 15 mila precari in breve tempo. Sarà necessaria una fase di assestamento, che si svilupperà inevitabilmente durante la campagna elettorale per Amministrative e Regionali.
Il piano che Crocetta sta elaborando non convince neppure i sindacati confederali. La Cisl, con Mimmo Milazzo e Gigi Caracausi, parla di «piano fantasma e proposta virtuale che non ci piace. Suscita perplessità l’eventuale trasferimento alla Resais, ventilato dall’assessore Lantieri, dei precari di Regione ed enti locali. Anche perché non si capisce bene come il governo intenda procedere al trasferimento».

Fonte:gds.it

Visite

3121529
TodayToday125
YesterdayYesterday173
This_WeekThis_Week517
This_MonthThis_Month4352
All_DaysAll_Days3121529

I Video

I più letti