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Arriva il sì da Roma, sbloccati i fondi per i precari di tutte le categorie

Esattamente come capita per un cittadino che perda il lavoro o che si trovi in difficoltà economiche, la Regione siciliana decide di non pagare le rate dei mutui contratti negli ultimi anni e congela i prestiti che ha contratto. Lo fa seguendo le ‘regole del gioco’ ovvero rinegoziando i mutui ed ottenendo uno stop di due anni al pagamento della rate che costerà circa 4 milioni e 900 mila euro di interessi aggiuntivi alla ripresa dei pagamenti che avverrà nel 2017 (insomma alla fine del governo Crocetta).

E’ arrivato lo sperato ed atteso sì da Roma. L’assessore regionale al bilancio Alessandro Baccei porta a casa questo risultato. Di fatto la Sicilia è inadempiente nel pagamento dei suoi debiti ma non ha concordato questa ‘inadempienza’ con una rinegoziazione dei mutui, una operazione bancaria onerosa. Le rate bisognerà pagarle lo stesso. si pagano gli interessi aggiuntivi, si sospende tutto per due anni e poi si riprende allungando di due anni anche la scadenza finale.
L’operazione ‘libera’ circa 310 milioni di euro in due anni, 154 nel 2015 e circa 159/169 nel bilancio 2016 quando lo si andrà a predisporre. Questo permette a Crocetta di mantenere, sia pure con un giorno di ritardo, la promessa fatta circa i fondi per i precari. Sono 124 milioni quelli che si liberano a questo scopo mentre altri 30 circa saranno disponibili a fine luglio o, al massimo, ai primi di settembre.
Complessivamente si tratta di cinque prestiti, 4 in forma di mutuo o uno in forma di prestito corrente. per quest’ultimo non ci sarà la sospensione delle rate come avviene per gli altri quattro ma solo l’allungamento del periodo di restituzione che permette di abbassare le rate e rientrare da alcuni ritardi dilazionando i versamenti.
Chiusa questa operazione il bilancio può essere considerato in equilibrio, pur nelle sue ristrettezze. Almeno fino a luglio. Poi toccherà, probabilmente, ad una nuova manovra correttiva. I problemi sono stati spostati avanti nel tempo sperando in una ripresa economica che porti denaro anche nelle casse della Regione

Fonte: blogsicilia.it

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