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Allo studio nuova carta dei diritti e doveri per i lavoratori Asu, presentata bozza ai sindacati

Una nuova carta dei diritti e dei doveri per disciplinare l’utilizzo dei soggetti in Attività Socialmente Utili. L’assessore regionale per la Famiglia, per le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano, ha presentato la bozza alle sigle sindacali in attesa di un ulteriore incontro, fissato tra 15 giorni, per accogliere eventuali suggerimenti.


“Si tratta di un passaggio fondamentale in vista della circolare attuativa dei processi di stabilizzazione – ha detto l’assessore Mangano – anche perché la Regione ha voluto fornire uno strumento di chiarezza, utile per tutti enti siciliani che dispongono di lavoratori socialmente utili, con cui viene regolato il rapporto tra le parti all’interno della normativa di riferimento”.
In particolare il documento stabilisce i criteri sull’orario di lavoro; sulle assenze di malattia e maternità e sul periodo di riposo; sui congedi per matrimonio o lutto; sui permessi per esami, concorsi, attività sindacale, motivi di studio e donazioni di sangue; e fissa nuovi limiti per il reddito da lavoro compatibile con l’assegno destinato agli ASU. “Rispetto al passato – spiega l’assessore Mangano – abbiamo elevato questo tetto da 3600 euro a 8 mila euro annui per i rapporti di lavoro subordinato e a 4800 euro per il lavoro autonomo, cifre che non incidono sull’eventuale stato di disoccupazione e che sono un sostegno importante per questi lavoratori”. Ma l’assessorato ha chiarito con gli articoli 22 e 23 del regolamento i doveri e le sanzioni disciplinari a cui è sottoposto un soggetto impegnato in ASU mentre al punto 25 sono state fissate le nuove norme sulle cause di decadenza dalle attività socialmente utili.
L’assessore Mangano ha inoltre comunicato di aver riaperto i termini per presentare le istanze per le agevolazioni in caso di fuoriuscita dal bacino ASU. “Abbiamo dato altri 45 giorni di tempo – ha spiegato l’assessore Mangano – per consentire a chi non l’aveva fatto prima di accedere a questa possibilità. C’è tempo fino al prossimo 25 agosto ed entro i primi di settembre potremmo già sapere quanto persone hanno accettato l’indennità di fuoriuscita. Per chi volesse, l’avviso è già stato pubblicato sul sito del Dipartimento Lavoro”.
 
“L’ apertura del tavolo tecnico da parte dell’Assessore – dice Clara Crocè della segreteria della Fp Cgil Sicilia – e’ un passo importante  e sulla bozza presenteremo il 20 luglio le nostre osservazioni. Consideriamo tuttavia questo – aggiunge-  solo uno dei passaggi sugli Asu, per i quali rivendichiamo l’attivazione dei percorsi di stabilizzazione”. La Fp Cgil  sollecita l’attuazione dell’articolo 11 della legge regionale di stabilità, ma anche il recepimento della legge Madia che prevede la stabilizzazione non solo dei contrattisti ma anche degli Asu. Per la Fp “le stabilizzazioni devono essere gestite attraverso un coordinamento tra gli assessorati al Lavoro e alla Funzione pubblica.  La strada della mobilità degli esuberi dei lavoratori  Asu negli enti pubblici  – osserva Crocè – non è praticabile senza conoscere la disponibilità dei posti in pianta organica”.
Uno scoglio si è presentato oggi sulla strada delle trattative e riguarda le delegazioni sindacali. La Fp Cgil regionale , che ha sempre chiesto di sottrarre i lavoratori Asu al giogo delle cooperative utilizzandoli in via diretta presso gli enti pubblici, ha sollecitato  infatti all’assessore regionale al lavoro una verifica  proprio sulla delegazione sindacale. “Ci risulta- dice Crocè – che il rappresentante presente oggi per la Uiltemp sia un presidente di cooperativa. Rileviamo una evidente incompatibilità a cui porre rimedio prima di andare avanti”.

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