Il Consorzio per le Autostrade Siciliane ha inoltrato al Dipartimento Regionale Lavoro richiesta di personale ASU da utilizzare con mansioni di operaio addetto alla sorveglianza nelle tratte autostradali Buonfornello-S.Agata di Militello, S.Agata di Militello-Messina, Messina-Catania  e Siracusa-Rosolini.

Martedì 14 Aprile gli enti privati utilizzatori di personale ASU sono stati convocati presso il Dipartimento Regiionale Lavoro per affrontare l'argomento e manifestare l'adesione o meno all'iniziativa. Come UGL - considerato che molti lavoratori interessati risultano essere nostri assistiti - previa regolare richiesta inviata al Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro -  siamo stati invitati all'incontro.

Hanno presieduto l'incontro La Dott.ssa Li Volsi (Dirigente Responsabile del Servizio IX -LSU e Workfare), La Dott.ssa Garoffolo (Dirigente Responsabile dell'Ufficio Provinciale dell'Impiego di Palermo) ed il Dott. Bommarito (Funzionario del Servizio IX LSU e Workfare)  

La mobilità presso il CAS(Consorzio per le Autostrade Siciliane) dei lavoratori interessati avverrebbe tramite l'ormai "famigerato" protocollo d'intesa, pertanto il lavoratore ASU  pur essendo utilizzato dal CAS rimarrebbe sempre "in forza" all'ente dal quale al momento risulta essere utilizzato.

Come UGL abbiamo manifestato le nostre perplessità ed avanzato alcun richieste che sono state verbalizzate e che verranno sottoposte al CAS.

In particolare:  

• Appare paradossale che un lavoratore ASU che "a singhiozzo" percepisce 580 euro mensili debba "farsi carico" di altre non indifferenti spese , quali "in primis" il  carburante per raggiungere il luogo di lavoro che nella migliore delle ipotesi dista almeno 50 chilometri dall'abitazione. E' contro ogni logica che un lavoratore ASU che a stento sopravvive con un irrisorio sussidio, sottragga almeno 200 euro mensili solo per raggiungere il posto di lavoro e senza prospettive occupazionali alcune.

• Riteniamo necessario che il CAS sin da SUBITO si faccia carico di un intervento integrativo orario ed economico quantomeno per ammortizzare i costi di cui al punto superiore che il lavoratore è tenuto a sostenere.   

• Abbiamo richiesto che la mobilità avvenga secondo quanto previsto dagli artt. 1 e 5 del  Dlgs. 81/2000. Ciò consentirebbe una mobilità "definitiva" e non temporanea presso il nuovo ente. I lavoratori "mobilitati" in ossequio al Dlgs. 81/2000 già sopra citato acquisirebbero - in caso di assunzione di personale precario - priorità assoluta rispetto al resto della platea facente parte dell'elenco unico regionale dei lavoratori socialmente utili.

E' previsto a breve un ulteriore incontro presso il Dipartimento Regionale Lavoro per conoscere l'intendimento del CAS in merito alle perplessità ed alle richeste avanzate dalla scrivente Organizzazione Sindacale e dai rappresentanti degli enti convocati.

Ci siamo riservati, in ogni caso , di richiedere un'audizione presso la V^ Commissione Parlamentare Lavoro per affrontare l'argomento, laddove se ne ravvisasse la necessità.

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