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On. Sottosegretario, come ricorderà nella riunione avuta il 17 dicembre scorso presso la sede del Ministero in Via Fornovo con la nostra organizzazione sindacale USB insieme ai rappresentanti dei lavoratori precari delle diverse regioni, Lei aveva assunto un impegno a convocare le organizzazioni sindacali sulle intenzioni e sulle misure che il Governo intende intraprendere per una positiva soluzione al lavoro precario non contrattualizzato dei Lsu, Lpu e Asu. 

Ad oggi per quanto ci riguarda non abbiamo avuto alcuna convocazione né segnali di apertura da parte del Governo. Anzi registriamo un completo disinteresse alla condizione di precarietà di questa categoria di lavoratori che invece di essere ricondotta nell’alveo della legalità al pari dei dipendenti degli enti dove prestano attività lavorativa a tutti gli effetti, paga il prezzo di un ulteriore rinvio delle stabilizzazioni al 2018 rispetto al termine e alle disposizioni favorevoli contenute nel decreto 101/2013, mandando all’aria le aspettative e ogni prospettiva di miglioramento della propria condizione di sottoprecariato.

Tale rinvio, motivato dal blocco delle assunzioni previsto nella legge di stabilità per consentire la ricollocazione dei dipendenti delle province posti in mobilità, di fatto eliminerà ogni possibilità di assunzione dei precari da anni utilizzati a copertura di carenze organiche strutturali, e rappresenta

un ulteriore sottovalutazione del fenomeno del lavoro nero nelle pubbliche amministrazioni, perché non esclude dal blocco delle assunzioni voluto dal Governo per ridimensionare gli esuberi provinciali, gli enti locali interessati a procedure di stabilizzazione o con processi già in atto come la Regione Calabria. Per altro nella Regione Calabria, siamo al paradosso. In regime lsu ai lavoratori era erogato mensilmente, con regolarità, l’assegno Inps mentre ora, contrattualizzati a tempo determinato con legge dello Stato, in attesa del trasferimento delle risorse impegnate dal Ministero del Lavoro per 50 milioni di euro, circa 4800 precari pubblici sono senza stipendi da 2 mesi e senza certezza sui tempi di pagamento delle retribuzioni.

Senza entrare nel merito di altre situazioni, in previsione del rinnovo delle convenzioni con le Regioni, la scrivente USB chiede una convocazione nel più breve tempo possibile, perché è indubbio che queste ultime disposizioni generano inevitabilmente conflitti e richiedono pertanto un confronto serio sulle proposte del Governo e quella dell’organizzazione sindacale, maggiormente rappresentativa della categoria a livello nazionale.

In attesa di avere conferma dell’interesse e dell’impegno a convocare la scrivente USB, porgo cordiali saluti.

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