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notizie precariato

Legge Madia in Sicilia, ddl per stabilizzare precari e ASU dei comuni

Legge Madia in Sicilia, ddl per stabilizzare precari e ASU dei comuni
Valorizzare le professionalità del  personale precario e ridurre il ricorso ai contratti a termine. Con il disegno di legge presentato ieri all’Assemblea regionale siciliana, a  firma congiunta di Tommaso Calderone e Giuseppe Milazzo del gruppo  parlamentare di Forza Italia, gli Enti locali della Regione siciliana  sono autorizzati – per il triennio 2018/2020 – ad attivare le  procedure selettive riservate sia ai titolari di rapporto di lavoro  subordinato a tempo determinato (contrattisti), sia...

dal mondo del lavoro

Buoni pasto per LSU / Lpu / ASU

Buoni pasto per LSU / Lpu / ASU
Il Ministero dell'Interno in data 18 aprile 2013 ha formulato un parere in risposta a un quesito di un lavoratore dove indica che non si rinvengono disposizioni che consentano l'estensione del buono pasto ai lavoratori socialmente utili, tenuto anche conto di quanto prescritto dall'art. 5, comma 7, del d.l. n. 95/2012 convertito in legge n. 135/2012 (valore nominale massimo pari ad euro 7,00) che impone il riconoscimento al solo personale contrattualizzato.

Precari. Sentenza choc della Cassazione: “Il contratto a termine è illegittimo, il lavoratore va risarcito”

Ancora non è finita. Ma in attesa della sentenza della Corte di Giustizia Ue, prevista tra luglio e settembre 2014, un principio è stato assodato, il contratto a termine non è legittimo e il lavoratore precario va risarcito. “Finalmente una disposizione che ripristina la legalità” afferma il Segretario Generale di Federistruzone, Antonio Scarpellino a Retenews24. E’ recente, infatti, la sentenza della Corte di Cassazione, (n. 26951 del 2 dicembre 2013), che cancella le due precedenti (392/2012 e 10127/2012), riconoscendo ai precari ai sensi dell’art.36 del dlgs 165/2001 il diritto al risarcimento del danno per illegittimità e abuso dei contratti a termine. Questa sentenza della Suprema Corte dovrebbe anticipare di qualche mese quella della Corte di Giustizia europea sul medesimo tema.
La Cassazione sembrerebbe accogliere, quindi, le disposizioni della Commissione europea nei confronti dell’Italia per “utilizzo abusivo del personale precario”, inizialmente intrapresa solo per il personale non docente della scuola, poi nel 2012 estesa anche al personale docente e il 26 agosto 2013, in seguito a numerosissime denunce, a tutto il pubblico impiego. L’Italia ha, ormai, solo due mesi di tempo per indicare quali iniziative porterà avanti per arginare il precariato. Qualora le scelte indicate dall’Italia non soddisfino Bruxelles si rischierebbe il deferimento alla Corte di giustizia, con relativa erogazione di multe salatissime fino a 8 milioni di euro. Le piogge di risarcimento danni che potrebbero riversarsi sullo Stato italiano da parte dei precari, quindi, spingono verso una sola via da intraprendere, e, cioè, l’attivazione di procedure di conciliazione presso i tribunali con stabilizzazione del posto di lavoro, al fine di non gravare sulle già instabili casse dello Stato.
Fonte: retenews24.it

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